Fazzoletti bianchi
voglio dirlo senza fuggire
ad occhi stremati nel vuoto fittizio
è passione il dettaglio di un colore
che sia più tetro del buio finora concesso
non so parlare della notte che avanza vittoriosa
era poco più di Niente, Nessuno
e adesso si barcamena nell’oro
arroga volti, parvenza d’altro uso e profitto
non so cosa farmene delle vostre fattezze
di voi uomini con l’insano piacere del raggiro
sbandierate sacchetti vuoti e la speranza del vento
è reggersi in piedi
imbarazza, imbarazza tra i denti esordire
che è sacro fregarsene, scrollare le spalle
unte d’acqua, uno sputo qualunque
di questo fradicio ardore senza ingiuria nè paluso
vorrei sparire e tenermi l’onore
imballare espressioni accigliate, il dolore
perchè nessuno ricordi il delirio
di chi aveva il sole giusto negli occhi
in un fazzoletto bianco nascondo il pianto
di un invalido che si è dato
fin troppe arie
Salvatore Leone 2014