Seven days
Salivo in macchina
e Seven days era già lì – pronta
forse per tenermi buono
lungo il tragitto, come ogni sera
perchè non si andava mai tra la gente
ti nascondevi come l’ultimo ladro di limoni
un bambino che tira noccioline
cercando una macchia folta
che ti coprisse bene dalla testa ai piedi
e tutta la pelle che doveva stare muta
Certo, da lì si vedeva anche un pezzo di mare
più o meno è quel posto
dove neanche Dio ricorda
di avermi dimenticato
1998
Seven days – Sting:
“Lunedi, potrei aspettare fino a martedì
Se prendo una decisione
Mercoledì andrebbe bene, giovedi è nei miei pensieri
Venerdì mi darebbe tempo, sabato può aspettare
Ma domenica potrebbe essere troppo tardi”
Molto bella Salvatore. Con semplicità e chiarezza porti alla luce una parte anche mia, forse di molti. Quello stare nascosti dove però si vede anche il mare. E sentirsi dimenticati.
Si Tommaso, con semplicità, infatti non è una poesia, forse è la nota di un vecchio diario 😉 Grazie!
Buon giorno! Mi permetto di dissentire su: con semplicità/infatti non è poesia 🙂
anzi rilancio
Buongiorno Tommaso. Si, sono d’accordo con te. Per dire che tecnicamente è così, un pò grezza e di getto, senza alcuna costruzione, quasi non pensata, ma ciò non esclude la poesia, certo.