Sangre de pluma
Non si fugge una volta sola
da questo mare che rimbambisce
voglio togliermi dai piedi
voglio togliere la tua faccia
cavare sangue dalle pietre
lasciami finire la bestia
yo no tengo màs sentido
bebiste mi sangre de pluma
hay un centenar de manos
no tengo ni un respiro
Yo no tengo màs sentido
nelle danze dei talloni che premono
nell’umana selva notturna
composta d’eccelso madore
babele rosa fitta in gola
e la carne nuda che si presta
La notte si acciacca
nel camposanto del petto
e gli odori giocano a torcere lenzuola
nei rosari che prudono la schiena.
Yo no tengo màs sentido
nel bastardo che è rimasto appresso
il dispiacere della testa
l’oro che ho perduto dagli occhi
Salvatore Leone – Madrid 2002
in generale amo una poesia più piana, ma questo tuo componimento prende, ha ritmo e un sapore e un profumo di malinconica sopraffazione del sé
dimenticai: bravo
Grazie Sandro! 🙂