Dio c’entrava poco
Il sacramento del matrimonio non è stata un’idea di Dio, non lo ha mai detto, non sa parlare e nè scrivere, ma lo ho ha improvvisato l’uomo al tempo dei tempi, per organizzare, mettere ordine nelle relazioni tra le persone, in modo che si responsabilizzassero le une verso le altre, nel costituire famiglie con figli che avessero dei tutori. Dio, con la barba bianca e lunga, non sapeva nulla del “matrimonio”, pertanto la chiesa cattolica non dovrebbe appropriarsi del termine in modo egoistico e definitivo, perchè è l’uomo che parla, legge, scrive e propone. Detto questo è difficile credere che l’unica unione “fattibile” sia quella tra un uomo e una donna, perchè anche due pinguini maschi si accollano l’uovo se necessario. L’uomo organizza, si reinventa sulla base delle proprie esigenze e responsabilità. Dio c’entrava poco. Sposatevi se ne avete voglia, oppure siate gentili.
In realtà il termine è latino (matris munus, “onere della madre” ovvero rito sociale di legittimazione dei figli e loro attribuzione di status); la cosa peculiare del diritto romano (a differenza ad esempio dello status coniugale delle pòleis greche, molto più aperto com’è risaputo) è che segnava inizio e fine/nuovo inizio del mancipium ossia il vincolo di asservimento che legava schiavi (stranieri o liberi divenuti schiavi per debiti) dei figli maschi rispetto all’autorità (in età arcaica addirittura di vita e di morte) che il pater familias poteva vantare su essi.
La donna (esclusa la prima età d’incidenza culturale etrusca, pensiamo alle matronae) non faceva che passare del mancipium nei confronti del padre (o fratelli maschi o comunque parenti di linea maschile) a quello nei confronti del marito.
E questo tra persone eterosessuali.
Cosa curiosa: a Roma il padrone (maschio) poteva avere relazioni con lo schiavo purché però non fosse né d’origine romana né cittadino romano.
Quindi, sintetizzando, la Chiesa (in)consciamente difende istituzioni di stampo pagano, direi…
Bel post!!
Esattamente Davide, ci siamo capiti! Le responsabilità vere sono altre! Che comprendano! 😉
Non la butterei sul piano religioso. Le istituzioni del diritto romano e della società romana avevano un substrato molto reale che sussisteva in un contesto non cristiano e ne veniva influenzato in modo marginale. La chiesa, si sa, ha riciclato tutto il riciclabile al fine di creare una religione universale. Io rimango molto incuriosito dal senso pratico dei romani che, in quanto a giustizia, leggi, società, avevano già compreso tutto.
Ciao Stelio, infatti, non è la chiesa cattolica che può detenere il significato del matrimonio, ma come dici tu ha riciclato il riciclabile condizionando anche la nostra costituzione che si basa sull’unico principio di famiglia che conosciamo. In ogni caso è l’uomo che stabilisce le leggi e oggi farebbe bene a comprendere che le nostre esigenze e responsabilità sono molto più ampie di quelle stabilite per il gregge.
Tutto quello che conveniva al più forte, certo. Ma infatti bisognerà attendere fino all’Illuminismo-Rivoluzione francese-Code civil per avere un significativo riassetto dei diritti della persona.
La religione- non dimentichiamolo- non è solo potere spirituale (diritto canonico, ad esempio).
io “sposo” il siate gentile. Non credo nel vincolo, non credo nel suo significato, non credo che un anello al dito possa cambiare le cose, ma credo nel fututo, nell’unione, in quella unione scelta e voluta tutti i giorni solo perchè senza non si può, quello di cui si parlava qualche tuo post fa, ecco quello è il mio credo. (a me la cosa del pinguino mi è piaciuta da morire. Scusa Salva, ma le metafore fatte così mi fanno troppo bene.e questa è bellissima)
G.
Neanche io credo nel vincolo, ma nella possibilità di scegliere. Io non mi sposerei mai, ma vorrei vedere felice chi desidera coronare questo sogno. Come te credo nell’unione scelta e voluta. Quindi se ne avete voglia sposatevi, oppure siate gentili 😉 Grazie Gitti, un saluto, ciao!
“siate gentili” è bellissima come chiusura!
ciao
Grazie amilcaxas!
Che poi, se ci pensiamo bene, un’unione (o, diciamo pure un matrimonio “celebrato” in modo convenzionale) che funziona si basa proprio sull’essere gentili, non certo sull’obbligo! A me piace molto la tua chiusa, contiene tutto il segreto per far funzionare ogni rapporto umano. E sono d’accordo con tutto il resto del tuo articolo.
Grazie Silvia! Si, dovremmo mettere in pratica la chiusa! Un saluto, ciao!
oppure siate gentili… si dovrebbe metterein pratica in tutte le questioni…
ché è proprio un bell’invito.
🙂
sorriso gentile a te. Approvante.
Grazie poetella, un saluto a te, ciao!