Ho visto un colore che non saprei spiegarvi
mentre dormo – non è insonnia
l’anima fugge dal corpo
in stato confusionale, si guarda intorno
all’alba ritorna dentro la pelle
è un atroce dolore che paralizza la lingua
riavere le proprie carni
e non c’è aria in questa stanza
mani stringono la gola
un peso al ventre, angoli di cuscino
che ripiegano il viso
vorrei parlare ma non posso
gambe e braccia immobili
da qualche parte ho visto un colore
che non saprei spiegarvi
rosa e oro, glicine, indaco, un accenno
bruno, tutti in uno insieme al bianco
il suo profumo non saprei dirvelo
non è insonnia
da qualche parte si è felici
si cammina senza alcun supporto
un fluttuare che non saprei dirvi
ho sentito un amore indicibile
… Meraviglia
Un bel viaggio si! E’ in questi viaggi che scopri come scienza e paranormale siano la stessa cosa. Usano soltanto termini differenti, ma la sostanza è una, ancora fanno finta di non capire. Religione e scienza che litigano sulla natura dell’anima mentre parlano della stessa cosa, ma non conviene ammetterlo! Di là c’è dell’altro, ne sono sicuro. Buona giornata!
molto più di versi Salvatore, direi testimonianze… o sbaglio? 🙂
Certamente Maurizio, non sono sempre poesie ma testimonianze in prosa!
Davvero splendidi versi…certe notti dilatano l’io in dimensioni apparentemente invalicabili e il corpo di carne resta ad aspettarne il ritorno.
Si Silvia, è proprio così! E il conforto di sapere che ci sia quacosa altrove. Buona serata!
Buona serata a te!
Da qualche parte si è felici. (dimmi se c’è un posto dove ci entri e ti ci senti. dimmelo se lo sai ma dimmelo piano).
Ciao Gitti, certo che c’è! Sai, ce n’è uno per ognuno di noi! Di solito è meraviglioso, dipende da cosa dipinge la nostra anima in questa vita 🙂
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Non solo versi, molto più di tutto, molta realtà… 🙂