* E’ doveroso condividere il post di Brunella sulla questione del diario maschio.
“Scena raccapricciante ed emotivamente forte. Bimbo di 7-8 anni in libreria sceglieva tutte cose da bimba, o comunque libri rosa. I genitori che lo spingevano a scegliere cose da “maschio”, coinvolgendo anche me nella questione. Groppo alla gola e occhi pieni di lacrime. Potrebbe essere anche solo una fase, una curiosità… Ma contrapporsi così, che male al cuore”.
Brunella
” Che male al cuore.”
Sono quelli i lividi più dolorosi perché invisibili.
Eppoi: Sarà ciò che sarà.
Esattamente Jonathan, poi sarà ciò che sarà!
La vita è sacra. Immensa. Questo importa. Il resto è solo baccano umano.
La sessualità altrui verrà accettata quando sarà compresa quella personale…
Sono d’accordo Dora, l’ho sempre pensato, solo chi è confuso si permette di giudicare gli atri, oppure solo chi sta fingendo, perchè ha bisogno di una società che gli tenga il gioco
La sessualità fa paura, affascina e tormenta, perché non è vista secondo la giusta prospettiva. E alla base c’è solo un grande fraintendimento.
che cosa triste…
mi auguro crescerà con un carattere forte, perché gli servirà se dovrà difendersi anche dai genitori…
Si, purtroppo stanno sottovalutando il problema in Italia. Ci sono ancora molte fobie e pregiudizi a riguardo, ma se proviamo ad affrontare l’argomento ci accusano subito di vittimismo. Pazienza. E come dici tu, non tutti hanno la forza di difendersi, ringrazio Dio per la scorza dura e l’integrità che mi ha dato 😉
Una cosa per cui ringraziero’ sempre mia madre è la bambola che mi regalò un giorno. La misi in un cesto e la lasciai là. Ma ora ritorna, ora le faccio una carezza.
😀 Falle una carezza anche da parte mia!
I “maschi” hanno lo stesso diritto alla tenerezza e ai sentimenti delle “femmine”e devono avere pari opportunità di “impararli” col gioco e la lettura. Potrebbero essere adulti migliori.
Ma quando ci decideremo, a vedere gli “altri” come “persone”???
Io sono una donna, ma nella valutazione interiore di me stessa, il mio sesso non è mai stato per me determinante. Io vedo l’insieme dei miei difetti e virtù, le mie esperienze, i miei sogni, il mio vissuto, i miei sentimenti e applico questo modo di guardare a chi mi circonda, indipendentemente dall’orientamento sessuale, dall’età o quant’altro.