Negazioni d’autunno
Quanta soggezione del foglio bianco
dei prati sottili che non sanno
silenzio esteso coi bordi
e al centro seduto un bambino
di carta ignorante
breve fruscio delle mani
da trattare con grazia
riserbo e le migliori accortezze
ed io chi sarei
per confidargli piogge a venire
il freddo caduto sopra
lentezza di foglia che s’adagia
nei suoi occhi scevri di colpe
ed io chi sarei, se volto pagina
ancor prima di assistere
ai miei diluvi.
Salvatore Leone 2016