Rabbia
oggi la mia rabbia è un diritto
non un pessimo lamento,
nulla ho da dire
a voi che abbindolate
come iene sbrigliate
fatti di morte avete al dente
l’arsura delle sanguette
potrei marciare vestito
di nero, trafitto d’argento
al passo di una sagoma
nelle processioni barcollanti
ma il tempo non si spreca
ad esservi complici
è certo, sono malato
come un cane randagio
che non si piega
e non s’addestra
Salvatore Leone 2013
questa…j’adore. Mi rappresenta in pieno, la sento quasi come l’avessi scritta io. Chapeau
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caro Salvatore dopo quell’incipit tramortente che cosa dirti, quale commento lasciare! Dico solo che a volte lasciarsi prendere da ciò che si legge, al netto di qualunque appendice che si possa lasciare, è credere e sapersi ascoltare nelle parole dell’altro. Questo è quanto è successo leggendo questa tua. Non so se mi sono “capito” (parafrasando il mio vecchio medico condotto). Un caro saluto
Si Rosario, per me è davvero importante che le mie parole arrivino al lettore, quindi convalidi il mio incipit. Grazie, un saluto a te.