
Sono tutto il male di cui ho bisogno
Sono l’ombra di tutte le cose, lo scuro che segna le braccia,
col sole alto alla roccia, frescura del grande gelso.
Sono quella cosa nera intorno al collo, la notte
che arrotonda le labbra. L’inverno fermo alle costole.
Non esco mai nel mezzo del giorno, quando la luce
è un taglio alla schiena.
Nel dolore perpendicolare, grido di carne e cicale.
Non sono altro che un ricordo di luna alle scapole, ventre immolato d’argento.
La testimonianza d’un tramonto scivolato sui fianchi.
Sono tutto il male di cui ho bisogno per un po’ di luce sul petto,
e vederti risplendere al torrente, in ogni luogo e i miei deserti.
Sono la pece di una lunga estate, il pianto corvino di noi ragazzi.
E se scrivo, sono il silenzio intorno alle parole,
quel sapore d’alba alle mani.
Sono tutte queste cose nere.
sl